Biorivitalizzazione vs Bioristrutturazione: come scegliere il trattamento più adatto

 

Alessia Turchi

Nel vasto mondo della medicina estetica, due procedure emergono come principali protagonisti nel migliorare la qualità della pelle e contrastare i segni dell'invecchiamento: la biorivitalizzazione e la bioristrutturazione.

Nonostante siano spesso utilizzate come sinonimi, è importante sottolineare che queste due procedure differiscono sia negli obiettivi che nei risultati, rendendole adatte a diverse tipologie di pazienti.

Entrambe queste metodiche possono essere considerate trattamenti curativi, in quanto agiscono per migliorare la texture della pelle dall'interno, attraverso l'uso di microiniezioni di sostanze idratanti e tonificanti eseguite in ambulatorio.

Biorivitalizzazione: Nutrire ed Idratare la Pelle dall'Interno

La biorivitalizzazione è progettata per idratare in profondità la pelle, impiegando microiniezioni di acido ialuronico e sostanze nutritive come vitamine ed aminoacidi su viso e collo. Questa procedura contrasta efficacemente i segni dell'invecchiamento cutaneo, donando alla pelle un aspetto più luminoso e radioso. I risultati diventano visibili già dopo una settimana, intensificandosi nel tempo. Si consiglia un ciclo di 2-3 sedute a distanza di 20 giorni l'una dall'altra.

Bioristrutturazione: Ricostruire e Rinforzare la Struttura Cutanea

A differenza della biorivitalizzazione, la bioristrutturazione si concentra sulla ricostruzione della struttura della pelle a un livello più profondo. Stimolando i fibroblasti a produrre collagene ed elastina, questa procedura migliora la qualità della pelle e contrasta i segni evidenti dell'invecchiamento. Indicata soprattutto per pelli mature o con inestetismi legati all'invecchiamento cutaneo, come la perdita di tonicità e la comparsa di rughe profonde, la bioristrutturazione utilizza sostanze in grado di indurre la sintesi di collagene, come l'idrossiapatite di calcio iperdiluita, i polinucleotidi, il collagene e l'acido polilattico.

Gli effetti di questo trattamento sono graduati, con risultati visibili dopo circa 40-60 giorni, ma durevoli nel tempo.

In conclusione, sia la biorivitalizzazione che la bioristrutturazione sono alleati preziosi nella lotta contro l'invecchiamento cutaneo. La scelta tra i due trattamenti dipende dagli obiettivi desiderati, sottolineando l'importanza di consultare un medico esperto e qualificato per guidare nella decisione più adatta al proprio caso.